Anche le api amano il caffè!

Se il titolo vi sembra un’affermazione pubblicitaria niente di più sbagliato… ovviamente non ci riferiamo alla tazzina fumante di CheAmor di caffè che piace a noi, ma alla caffeina contenuta nel nettare dei fiori.

Secondo uno studio scientifico, infatti, alcune piante avrebbero sviluppato una quantità maggiore di caffeina proprio per attirare le api che poi ne memorizzerebbero la posizione e tornerebbero pertanto più volte per completare l’impollinazione, favorendo così la riproduzione della specie.
Ciò perchè la caffeina stimolerebbe il loro cervello, avendo un effetto positivo diretto sulle cellule Kenyon, deputate all’apprendimento olfattivo e alla memoria a lungo termine. Quindi le api, come noi, risulterebbero più efficienti e attive dopo la loro dose di caffè!

Margaret Couvillon dell’università del Sussex ha condotto un altro esperimento in merito: dividendo le api in due gruppi, le ha addestrate a nutrirsi rispettivamente da una scatola contenente nettare con caffeina (in una concentrazione simile a quella dei fiori comuni) e da una senza. Le prime hanno dimostrato di essere più “fidelizzate”, perché sono tornate più frequentemente e danzavano di più (ossia agitavano l’addome) per comunicare alle altre api la qualità elevata del nettare trovato. Di nuovo, quindi, proprio come gli esseri umani, dopo il caffè erano più produttive e cariche.

Api legate al caffè a doppio filo anche per un’altra ragione. Le piantagioni di caffè impollinate dalle api, infatti, avrebbero una produzione più abbondante del 25%, nonché bacche più grandi e uniformi, pertanto più pregiate.

Possiamo quindi concludere che non abbiamo l’esclusiva come unica specie animale resa più produttiva dal caffè visto che anche le api dopo aver avuto la loro “dose” di caffeina diventano più lucide e laboriose nella raccolta del nettare!

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